domenica 3 aprile 2011

La Sovietica

Vorrei dedicare una menzione particolare alla russa, nonché mia titolare e datrice di lavoro. E' una donna molto giovane molto alta e molto bella. Ma triste come poche. Io non capisco se è solo sprezzante verso tutti o è infelice della sua vita. Perché tante persone venderebbero la mamma per una vita agiata e sistemata come la sua. Ha tutto quello che un essere umano vorrebbe credo...bellezza, gioventù, ricchezza, amore ricco che esaudisce i desideri e un bel figlio grande. Un negozio meraviglioso dove io e la mia collega schiumiamo il sangue per rendere attivo e proficuo... e lei che fa....sbuffa, cogliona la gente è sempre triste sprezzante e odiosa con tutti comprese le clienti. La cosa che Milano mi ha rivelato con sorpresa è che le clienti, qui, rispondono per le rime! Quindi quando La Sovietica non riesce a spiegare cosa offre il centro o quando non è in grado di esporre i benefici e le caratteristiche delle macchine che ci sono nell'istituto ( e ce ne sono moltissime), le Clienti vengono da me....io spiego tutto, le faccio fidelizzare con percorsi e abbonamenti....e questa è stata la mia rovina. Ora le clienti chiedono di me o della mia collega e Lei mi odia. Poi sempre perché non mi faccio mai i cazzi miei, mi sono permessa durante una riunione di staff di rispondere alla precisa domanda: “come facevi nel tuo centro a trovare clienti e a gestirli?” e li, ottenendo consensi sia dalla rappresentante Confort Zone che dal Supporter, mi sono rovinata. Ma la mia fine è giunta quando mi sono permessa di risponderle, alla sua ennesima cattiveria, che le persone vanno rispettate a prescindere dall'età e dal sesso. In un certo qual modo mi rattrista questa Sovietica triste. Vorrei abbracciarla, confortarla. Mi piacerebbe comprendere cosa prova quando è cosi perfida, cattiva e acida. Cosa la spinge nonostante tutto ad essere cosi. Cosa porta la mia collega ad arrivare sino al punto di nascondere di avere un figlio per paura di tirarsi addosso le ire funeste della Valchiria. La cosa che più mi perplime (si dirà cosi? Non lo so ma è troppo figo)è il suo accanirsi nel farti mettere in ginocchio ai suoi piedi a fare le pulizie...di continuo...una finisce e l'altra inizia....un circo di sguattere che agli okki delle clienti risulta assolutamente non professionale ne etico. Le vedi passare per il corridoio gardandoti allibite e poi nell'intimità della cabina, a bassa voce, ti chiedono “ma davvero fate voi i servizi?” Mi rattrista saperla infelice. Le da fastidio quando vendiamo prodotti perché poi li deve ricomprare, per ogni cliente di dice sempre le stesse cose, di vende pacchetti a prescindere. Poverina, forse l'ostacolo della lingua la rendono cosi rigida e poco comunicativa, o forse in russia è diverso. Non lo so. Magari l'ostacolo linguistico non è da sottovalutare, ma non credo sia questo se no non si sarebbe fatta aprire un mega centro nel bel mezzo di piazza Duomo. Ad ogni modo la mia compassione per lei è grande...forse pubblicherò dei mini post sui dispetti della Valchiria, fanno troppo ridere!!!!


4 commenti:

  1. E COME SEMPRE IL BENESSERE NON RENDE AUTOMATICAMENTE FELICI!CIAO CRIS

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  2. boh, forse anche tu saresti triste se la vita ti avesse dato tutto e non avessi più ragioni "vitali" per combattere.
    Quando arrivi in cima puoi solo guardare il panorama... e dopo un po' puoi solo annoiarti.

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